Nosedole

Riproduzione di una vecchia cartolina
Le origini
Dal monastero alla Prepositura
Il formarsi della Parrocchia
La ricostruzione della chiesa
La situazione attuale







Le origini
Nosedole, uno dei tanti nomi di località derivati da quello di essenze vegetali (Frassine, Pioppine, ecc.), ed esso stesso assai diffuso (solo a Mantova esistevano almeno tre località così denominate), individua una piccola frazione del Comune di Roncoferraro, nella Provincia di Mantova. In relazione alla nostra località questo toponimo è già attestato nel X secolo, anche se in quel tempo designava molto probabilmente solo un corso d'acqua. Iniziò a diventare sinonimo di un centro abitato, secondo i documenti, solo nei primissimi anni del XII secolo (1105) quando tutto il territorio corrispondente, il modesto abitato costituito da una grande corte rurale e la chiesetta costruita nei suoi pressi compaiono tra le proprietà del monastero benedettino di Polirone. La chiesa di Nosedole nasce dunque come cappella al servizio di una 'curtis' monastica fondata su terreni di recente dissodamento. Era, secondo il linguaggio ecclesiastico, una cappella curata privata dipendente dal monastero di Polirone al cui abate spettava il diritto di nomina del Rettore e il compito di provvedere alle esigenze dell'edificio. Per ciò che riguarda il culto la chiesa però dipendeva sempre dal Vescovo di Mantova.
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Dal monastero alla Prepositura
All'inizio del Quattrocento, dopo un periodo di profonda crisi del monastero di Polirone, il suo immenso patrimonio venne diviso in due parti: una rimase al monastero, l'altra venne costituita in patrimonio a sé stante denominato Prepositura. Questa operazione giuridica serviva a mascherare una autentica spogliazione del monastero a favore della famiglia Gonzaga che ne faceva la dotazione personale del secondogenito, destinato, come allora si usava, a costruire la sua fortuna nelle alte cariche ecclesiastiche. Anche il territorio di Nosedole con la sua corte e la sua cappella entrarono nel complesso dei beni della Prepositura e da quel momento il compito di provvedere al Rettore e alla chiesa passò appunto al titolare della Prepositura, il Preposito appunto. Benché tra la fine del Trecento e i primi del Quattrocento l'edificio dovette essere ricostruito, questa operazione segnò l'inizio di un periodo di decadenza: l'assenza di un sacerdote residente e il servizio approssimato di qualche cappellano malpagato, comportarono il continuo degrado dell'edificio e il decadimento della qualità della vita dei cristiani.
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Il formarsi della parrocchia
V erso la metà del Cinquecento, parallelamente alla maturazione da parte del Cardinale Ercole Gonzaga dell'urgenza di riformare la pastorale, la chiesa di Nosedole cominciò ad essere dotata di un sacerdote stabilmente residente che, con molti sacrifici e con l'aiuto di qualche facoltoso possidente del territorio, introdusse alcuni miglioramenti nella canonica (ampliamento), nella chiesa (costruzione di due cappelle) e nei suoi arredi. Col progressivo cambiamento della mentalità, favorito anche dalla saggia azione pastorale del Vescovo Francesco Gonzaga e dall'azione dei religiosi presenti sul territorio (francescani a Governolo e domenicani a Susano), andò migliorando anche il livello della vita cristiana. Venne fondata la Confraternita del Rosario e Purtroppo su tutto questo piombò come un cataclisma la guerra portata nel Mantovano dagli Imperiali che distrusse l'economia agricola del territorio nosedolese, lo spopolò e costrinse la piccola comunità cristiana a ricominciare da capo.
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La ricostruzione della chiesa
D opo un'altra crisi bellica succeduta immediatamente al passaggio del potere civile dai Gonzaga all'Imperatore austriaco, l'azione del vescovo Di Bagno, tesa a riorganizzare e rinnovare la vita e le strutture delle comunità della sua diocesi, portò anche i nosedolesi a mettere in cantiere la ricostruzione della propria chiesa. Ciò avvenne tra il 1746 e il 1747 e il risultato fu la chiesa che ancor oggi si vede, seppure successivamente modificata in qualche particolare (erezione di due ulteriori cappelle e installazione di una falsa volta in canniccio). La nuova chiesa venne però consacrata solo nel 1890 in occasione della visita pastorale del vescovo Sarto, il futuro san Pio
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La situazione attuale (1998)
A ttualmente la frazione di Nosedole, che si estende prevalentemente nel territorio del Comune di Roncoferraro ma comprende anche un porzione di quello di Sustinente, conta circa 410 abitanti, la maggior parte battezzati nella fede cristiano cattolica; vi sono però anche rappresentanti di qualche confessione cristiano-evangelica e alcuni musulmani, nonché qualche testimone di Geova. La parrocchia fa parte del vicariato di San Leone Magno e il sacerdote residente è attualmente don Giuseppe Rubini nella funzione di amministrazione parrocchiale. La Sagra della comunità, cade il 21 settembre, memoria dell'apostolo ed evangelista Matteo e probabile anniversario della apertura al culto della prima delle tre chiese che si sono succedute nel tempo. Vi si celebrano due s. Messe festive, alle 8,00 e alle 10,45 di ogni domenica e festa di precetto, nonché la messa feriale.
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