Da "La Voce di Mantova del 29/3/07 - di Matteo Vincenzi
                   Da "La Voce di Mantova del 29/3/07 - di Matteo Vincenzi
FRECCE TRICOLORI, ORGOGLIO ITALIANO LA MENAPACE SI OCCUPI DI COSE SERIE Di Matteo Vincenzi Quando qualcuno comincia a dare i numeri, e non intendiamo nel senso matematico del termine, vi sono poche cose che si possono fare; magari, come canticchia Simone Cristicchi, il vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo, gli si potrebbe regalare una rosa, ma siamo certi che alcune persone non saprebbero nemmeno apprezzarne il gesto. Anzi, probabilmente scambierebbero il fiore per un'arma. Perché, com'è avvenuto negli ultimi giorni, se ci si mette a contestare anche le Frecce Tricolori, significa che il tarlo dell'irragionevolezza ha pervaso in maniera irreversibile la testolina di chi ha sprigionato tale "bischerata". Nella fattispecie, ad attaccare la Pattuglia Acrobatica Nazionale (P.A.N.), comunemente conosciuta con il nome di Frecce Tricolori, la formazione che conta più velivoli di ogni altro paese e che tutto il mondo c'invidia, è stata la senatrice di Rifondazione Comunista, Lidia Menapace, la quale asserisce di continuo che "creano ansie e disagi tra gli alunni delle scuole". Vorrebbe, e lo ha dichiarato senza mezzi termini, cancellare una delle poche cose che ancora il mondo ammira di noi. E' ormai diventata una fissazione, una sorta di chiodo fisso per questo soggetto che siede nel nostro Parlamento, dal cognome che è già tutto un programma. La sua ossessione ricorda vagamente quella dell'attrice Katy Bates nel film "Misery non deve morire". Mi permetto di consigliare alla senatrice Menapace, che evidentemente non ha mai visto all'opera le Frecce Tricolori, e dunque parla senza cognizione di causa, di partecipare ad un'esibizione della Pattuglia Acrobatica italiana. Dopodichè si renderà conto qual è il reale sentimento dei bambini che, accompagnati dai loro genitori, non staccano gli occhi dal cielo per ammirare le gesta dei piloti di questa storica componente delle Forze Armate della nostra nazione, esempio-simbolo della competitività dell'industria aeronautica italiana per quel che concerne i velivoli di addestramento avanzato e che rappresenta l'eccellenza del made in Italy. Non vanno poi dimenticati gli uomini che pilotano questi velivoli, professionisti dall'eccelsa preparazione che gli altri stati farebbero carte false per avere. Gente che viene selezionata tra gli ufficiali dell'Aeronautica Militare, in possesso di un'esperienza minima di 1000 ore di volo; tuttavia, anche una volta assegnati alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, l'addestramento operativo dei piloti continua ad essere complementare all'addestramento acrobatico, in particolar modo per i nuovi assegnati. Sarebbe perciò auspicabile che questa senatrice cominciasse ad occuparsi di cose serie e non gettasse fango su ciò che davvero funziona nel nostro già scellerato paese. Vorremmo inoltre ricordare alla Menapace che le Frecce Tricolori sono, tra le varie cose, testimonial di una campagna per la costruzione di pozzi d'acqua in Africa e che, già nel 2005, grazie ad una cospicua somma raccolta, la stessa Aeronautica, insieme al V.I.S. (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo), ha inaugurato una casa di accoglienza a Negombo, in Sri Lanka, per i bambini rimasti orfani a causa dello Tsunami che colpì il sud-est asiatico.