Visita all'Aeroporto dal Molin e
al Museo del Volo di Vicenza 23 aprile 2007

Abbiamo visitato una realtà poco nota, una realtà non nascosta però, praticamente un gioiello facile da apprezzare dai noi amanti del volo in tutte le sue manifestazioni.
Una giornata splendida, tanta affabilità, una data da ricordare.
La nostra partenza è avvenuta al più che accettabile scoccare delle ore 7; un viaggio tranquillo fino a Vicenza con una salutare sosta all'Autogrill di Soave e l'arrivo all'Aeroporto "Dal Molin" in perfetto orario.
Siamo stati accolti dal M.llo Giuseppe Fisone del 27° Gruppo Genio Campale dell'Aeronautica. Trattasi degli specialisti impegnati all'estero in tutti gli scacchieri nella preparazione delle piste per l'atterraggio degli aeromobili.
Dopo un breafing di saluto e di introduzione alla giornata, siamo stati affidati al Presidente del Club Frecce Tricolori di Vicenza Giuseppe Versolato che, nella sua duplice veste di Responsabile del Museo Aeronautico presente all'interno della struttura aeroportuale vicentina, ci ha fatto da guida nella visita. La visita è iniziata nell'hangar dove facevano bella mostra di sé un F86 Super Sabre, praticamente alla fine del restauro per poi essere esposto al Museo Nazionale dell'Aeronautica Italiana di Vigna di Valle, e un T6 Texan cui manca soltanto di staccare il carrello dalla pista.
I componenti la comitiva veramente sorpresi da ciò che si andava vedendo e, come se non bastasse, dall'altra parte dell'hangar ecco due C120 statunitensi da collegamento nella loro splendida livrea bianca. In fine di mattinata siamo potuti anche salire a bordo di questi velivoli da collegamento, un privilegio di cui non tutti possono godere.
Lasciato l'hangar, non prima di aver assistito ad atterraggi e decolli di altri velivoli, siamo entrati in punta di piedi nei locali museali. Appena entrati i tronconi anteriori delle fusoliere di un FIAT G91R e di un F104 ci hanno entusiasmato. Trattasi infatti di un velivolo già P.A.N., di cui porta i colori, e di un F104 che permette di rivivere i momenti salienti di un decollo su allarme; pensate che nell'abitacolo si possono avere le stesse sensazioni del pilota.
Il Museo tratta delle vicende del volo su Vicenza e delle vicende personali di piloti vicentini.
Sappiamo che l'aeroplano è stato largamente utilizzato a scopi militari e così, dagli eventi della I^ Guerra Mondiale ed a seguire a quelli della II^ Guerra Mondiale, è descritto lo stretto rapporto tra la città berica ed i mezzi volanti.
I reperti, i ricordi sono si catalogati ma tutto in un contesto di rappresentazione che definirei scenica. Un racconto che si dipana passo a passo e che finisce per coinvolgere pienamente il visitatore. Va detto, che tutto è condito dalle capacità del Presidente del Club di Vicenza e da quelle dei suoi collaboratori cui va, indistintamente, il nostro plauso.
La sosta alla mensa del 27° Gruppo è più che soddisfacente, lì vige ancora il servizio al tavolo, e ne approfittiamo per omaggiare il Comandante del Distaccamento Aeroportuale Ten. Col. Alessandro Di Muni del nostro crest , riceviamo dal Presidente del Club vicentino Frecce Tricolori il loro crest assieme ad alcune pubblicazioni, rispondiamo con la stampa storica della Provincia di Mantova con il nostro logo.
Ci accomiatiamo dai responsabili del museo e raggiungiamo le officine del 6° R.M.E. dedicato alle manutenzioni degli elicotteri AB212.
Trattasi di una struttura specializzata e, per poterne gustare le attività, ci accomodiamo proprio a fianco di un AB212 in fase di completa revisione.
L'incredibile complessità dell'elicottero balza subito all'occhio: i rotori basculanti, la posizione dei motori ed i sistemi di pulegge per il rinvio del moto nelle direzioni richieste mettono da subito a dura prova la nostra attenzione. Segue poi la presentazione delle segnalazioni sulla consolle dei piloti, qui si fa veramente dura, ma la curiosità e tale e tanta che sottoponiamo ad un vero fuoco di fila il M.llo Gerardo Mignone. Buon per lui che il tempo vola e giunge il momento del commiato.
Doniamo un omaggio al M.llo Giuseppe Fisone che è il trai d'union tra l'Aeronautica Militare ed il Museo e ci lasciamo alle spalle una vera e propria chicca nel panorama delle realtà legate al volo.

Testo di Eligio Burul Simat