46° Aerobrigata di Pisa

La visita alla 46^ Aerobrigata di stanza a Pisa ci ha fatto conoscere una sfaccettatura decisamente diversa dell'Aeronautica Militare. Abituati come siamo ai classici velivoli militari da addestramento oppure operativi, nel caso specifico ci siamo ritrovati in un mondo decisamente diverso dove, prima cosa, i tempi operativi si misurano in decine di ore o in giornate invece che in poche decine di minuti. Abbiamo colloquiato con piloti che soltanto il giorno prima avevano effettuato turni di volo che superavano le 12 ore e che si apprestavano a coprire altri lunghi turni di impiego. Abbiamo appreso che quanto un C130 parte per il golfo, due equipaggi di tre persone ciascuno salgono sul velivolo e si alternano nelle 20 e più ore necessarie a raggiungere il punto di atterraggio e poi la procedura si ripete al ritorno.
Questi aviatori, non me ne vogliano, assomigliano molto ai camionisti che quotidianamente incrociamo sulle nostre strade con i loro autocarri dalle targhe che ci riportano alla mente paesi lontani a volte migliaia di chilometri.
Dopo questa introduzione eccoci alla visita vera e propria.
Un'accoglienza da subito cordiale e qualificata il Ten. Col. Pilota Gilberto Rossi che tra i mille impegni specifici del suo ufficio ci ha dedicato un lasso di tempo davvero incredibile. Poi l'incontro con il Col. Pilota Maurizio Salvadorini in rappresentanza del Gen. Vitantonio Cormio Comandante della 46^ Aerobrigata una delicatezza difficilmente riscontrabile.
E' seguito un breve breafing durante il quale ci sono state enunciate le particolarità operative del reparto, i mezzi a disposizione, l'impegno degli stessi e i campi di intervento. Ne è uscito fuori un quadro che ci ha aperto gli occhi sull'importanza del ramo "trasporti" dell'Aeronautica Militare. Il reparto è chiamato a coprire tutte le esigenze di trasporto nazionale ed internazionale legate alle attività cui partecipano militari italiani. I trasporti sono poi a disposizione dell'ONU per gli interventi umanitari che si presentano di volta involta e sappiamo bene dalle notizie che i media ci danno che le situazioni di emergenza continuano a verificarsi. La 46^ copre naturalmente tutte le necessità nazionali: emergenze, trasporti di organi o di malati e il trasferimento di personalità.
Il settore trasporti è attivo con i C130J e con gli "Spartan" C127J. Questi ultimi, nuovissimi, hanno sostituto i G222 e, durante la nostra visita, abbiamo avuto la fortuna di avvicinare due C127J appena giunti alla 46^ direttamente dagli stabilimenti dell'Alenia.
Nel corso della mattinata un momento particolarmente interessante è stato quello della visita alla stazione di meteorologia dove il S. Ten. Francesco Sudati ed i suoi collaboratori ci hanno illuminati sugli importanti aspetti del rapporto tra volo e condizioni metereologiche.
Altro momento magico l'avere un C130J a nostra completa disposizione e con il velivolo uno dei piloti dello stesso: il Ten. Pilota David Misano. La visita all'aeroplano non finiva mai e anche che tra di noi non era mai salito su un aeroplano, sembra incredibile ma anche fra noi ci sono persone con i piedi sempre ben piantati per terra, ha trovato briciole di entusiasmo e, una volta salito, era difficile da far scendere.
Lo scambio di omaggi ha contribuito a rendere ancora più cordiale l'atmosfera dell'incontro. Il pranzo servitoci presso la "Mensa Ufficiali" ci ha veramente colpito e soddisfatto.
Nel tardo pomeriggio ci siamo portati nella celeberrima piazza dei "Miracoli" di Pisa è abbiamo potuto ammirare, visitare quei gioielli di architettura che sono il Duomo, il Battistero e la Torre Campanaria la cui inclinazione è da capogiro veramente.

Testo di Eligio Burul Simat - Foto Arf e Gianni Vincenzi