Visita al 6° Stormo di Ghedi
e al 747 Cargo dell'Ocean Airlines a Montichiari


Visita al 6° Stormo sulla base di Ghedi
Un pullman pieno di soci, una giornata splendida, un'accoglienza cordiale. E' questa la fotografia della mattinata trascorsa, giovedì 22 giugno, ospiti del 6° Stormo basato a Ghedi. Ci contiamo, ci ricontiamo, ci siamo proprio tutti, davanti al cancello d'ingresso dell'aeroporto di Ghedi, attendiamo la "luce verde" per entrare. Eccola , si accende, indicandoci un percorso diverso da quello convenuto, quale il motivo? La nostra visita, programmata da mesi, viene a cadere proprio all'esaurirsi di un'esercitazione che interessa tutta la base e così, complici le disposizioni veniamo dirottati subito al 154° Gruppo, più specificatamente all'officina. Lì troviamo due simpaticoni che si lasciano guardare, fotografare e visitare. Trattasi di due "Tornado" in manutenzione. Il personale presente è cordiale, disposto a colmare tutte le nostre lacune conoscitive sull'aeroplano e ciò rende piacevole lo scorrere del tempo. Ad un certo punto il m.llo Nacca, P.R. dei "Diavoli Rossi", ci invita a risalire sul pullman per raggiungere la testata pista ed assistere ad un decollo. Salita sul pullman che avviene in tempi brevissimi, di solito non è così ma non sempre c'è una tanto sentita motivazione, ed eccoci in breve nella postazione assegnataci vicino alla pista. Il lungo e rovente nastro di asfalto si perde oltre la nostra visuale e solo l'orecchio può indicarci il realizzarsi di un decollo. Passano i minuti, l'attesa aumenta poi, passa una vettura della sorveglianza e, la notizia non effervescente: decollo annullato. Ci rifacciamo però subito dopo sbirciando dal pullman in movimento le fasi finali di un atterraggio. Ecco raggiunta la sede del 102° Gruppo destinato oggi all'istruzione degli equipaggi dei "Tornado". Nella storia del reparto non è stata sempre questa la sua specialità e con noi ne abbiamo una prova indiscutibile: trattasi di Franco Lanfredi, pluridecorato pilota che ha operato durante tutto il periodo bellico proprio presso il 102°. Gli sono stati affidati vari velivoli: dapprima gli JU87, poi RE2000, Macchi 202, Macchi 205 e perfino Spitfire V°. La presenza di questo importante "ex" da ulteriormente peso alla presenza della comitiva del Mantova Club Frecce Tricolori - Ten. Col. Paolo Scoponi in quel di Ghedi. I rappresentanti del 102° ci hanno relazionato sulle attività svolte dal personale a partire dalla "sala navigazione" per poi finire al "simulatore di volo". Questa struttura, un vero gioiello tecnologico, ci ha offerto l'emozione di seguire in diretta un momento vero di addestramento e poi, usciti gli interpreti principali: pilota e navigatore, e toccato a noi "comparse dello spettacolo del volo", entrare in vivo contatto con la struttura stessa. Va detto che tutto è stato facilitato e reso interessante dal personale messoci a disposizione. Il momento del pranzo, preceduto immediatamente dal scambio dei doni, ci ha permesso di riprendere forza anche grazie alla sontuosa composizione del pranzo stesso servito presso la mensa ufficiali. Al momento del caffè abbiamo avuto l'onore di incontrare il Colonnello Frigerio Comandante lo Stormo di Ghedi, fresco reduce dagli ultimi adempimenti che fanno seguito all'esaurirsi di un'esercitazione. Proprio gli impegni legati allo svilupparsi dell'esercitazione avevano provocato le variazioni alla scaletta della nostra visita. Lo scambio di battute con il più alto rappresentante del 6° Stormo, ci permette di leggere nei cordiali saluti un arrivederci ad un prossimo incontro.

Visita alla Ocean Airline
Qualche minuto e, dopo la base militare di Ghedi, ecco un altro aeroporto, quello di Montichiari Diverse motivazioni, diverse aspettative ma comunque c'è di mezzo sempre il fattore aereo. Ci aspetta il comandante Giuseppe Liva con il suo, è proprio il caso di dirlo, 747. Prima di parlare dell'aeroplano, spendo qualche parola sul suo pilota: una disponibilità naturale a mettersi a nostra disposizione per tutto e senza limiti tenendo conto di un piccolo particolare che, subito dopo avrebbe dovuto: curare la messa in ordine di volo del Boeing 747, sovra intendere al caricamento delle circa 100 tonnellate di merci e pilotarlo fino ad Hong Kong. Abbiamo passato più di un ora a godere, quasi a giocare con il 747 e le sue attrezzature di autocarro con le ali immedesimandoci per fino nel ruolo di conduttori. Infatti il comandante Liva ed i suoi assistenti ci hanno dato l'opportunità di sederci nella cabina di guida, ci hanno illustrato lo strano, complesso mondo dei pannelli di comando e ci hanno fatto sedere sulle poltrone e sdraiare nelle cuccette che, assieme ad un'funzionale cucina, danno vita all'habitat dei componenti gli equipaggi dei grossi aerei cargo. Provate queste emozioni siamo ritornati nella hall dell'aeroporto e abbiamo preso congedo dalla Ocean Airlines e da suoi maestri di ospitalità a partire dal signor Vidon, il responsabile aziendale, che aveva reso possibile la nostra visita.

Testo di Eligio Burul Simat - Foto mie e di Gianni Vincenzi