3-5 Settembre 2004    "Manifestazione di Payerne (CH)

Si sono dichiarati veramente soddisfatti e felici di aver partecipato i Socie e Simpatizzanti che hanno raggiunto nei giorni 3, 4 e 5 settembre le località svizzere di Dubendorf e Payerne.
Nella prima di queste due località, abbiamo avuto l’opportunità di visitare il più importante Museo Aeronautico elvetico. La visita, protrattasi dalle ore 14,00 sino quasi alle 17,00, orario di chiusura del museo stesso, ci ha permesso di ammirare i modelli dell’aviazione svizzera utilizzati dagli albori del secolo scorso sino ai nostri giorni. Va sottolineato che l’aviazione elvetica, oltre ad aver utilizzato i migliori modelli sul mercato, ha avuto a disposizione tutta una serie particolare di tipi d’aereo costruiti in loco ad esclusivo uso interno legati anche alle particolari condizioni di utilizzo considerata la particolare orografia nazionale. A corredo della parte aviatoria, una speciale sezione è dedicata anche agli armamenti aeromontati in modo particolareggiato e puntuale essa percorre tutto il cammino temporale che va dalla I^ Guerra Mondiale ad oggi.
Il museo fa parte di un completo sito aeronautico la cui pista è sufficienti all’involo ed atterraggio dei jets e dei velivoli plurimotori. Proprio a proposito di plurimotori va ricordato che da Dubendorf partono voli turistici sui famosi “DC3” e “JU52” che mantengono inalterato il proprio fascino e permettono di ammirare la bellezza delle montagne della Confederazione Elvetica. Lasciata Dubendorf abbiamo raggiunto in serata Losanna.
Il giorno successivo di buon mattino siamo arrivati all’aeroporto di Payerne, principale e fortunato obbiettivo del nostro viaggio, varcandone i cancelli di ingresso poco dopo le ore 08,00. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di scattare fotografie o fare riprese nelle migliori condizioni di luce evitando nel contempo la calca delle ore successive e dalle ore 09,00 lo spettacolo dell’Hair Show 2004 ha avuto inizio.
Va subito detto che lo sviluppo temporale della manifestazione programmato e rispettato, ci mancherebbe altro siamo in Svizzera, dalle ore 09,00 alle 12,00 e dalla 12,45 alla 17,00 è stato un condensato di emozioni e di sorprese che sono andate anche al di là di quanto comunicato attraverso i programmi più aggiornati. Abbiamo potuto così ammirare in volo: un Superconstellation che ci ha riportato agli anni ’50, tutta la serie dei jets che hanno equipaggiato l’aviazione svizzera, le ultime novità quali F18F, Rafale e Grippen in predicato di essere prese i considerazione per equipaggiare i reparti della confederazione. Si è avuto anche l’opportunità di ammirare l’esibizione del Boeing F15 raramente esibito in volo nelle manifestazioni dell’Europa continentale. I cielo azzurro di Payerne ha ospitato oltre ai velivoli già menzionati anche i seguenti aerei: Fouga Magister, F16, KC135, Mirage 2000, F/A 18C, Harrier GR-7, Eurofighter e Pilatus. Si sono alzati in volo anche vari modelli di elicotteri dal Super Puma al maneggevolissimo modello italiano A-129 più altre tipologie di veicoli ad ala rotante.
Una simile, importante manifestazione doveva prevedere la presenza delle pattuglie acrobatiche e così abbiamo potuto ammirare: la pattuglia svizzera montata sui turboelica Pilatus PC7 e il Breitling Jet Team sugli eleganti L29 di costruzione ceka. Il clou della manifestazione è stato però rappresentato dalle pattuglie ufficiali delle aeronautiche italiana, inglese, svedese, spagnola e svizzera che oltre alle splendide esibizioni singole ci hanno offerto anche un’incredibile serie di passaggi appaiate in un coloritissimo e meraviglioso momento di volo collettivo di oltre 40 velivoli.
La domenica ci ha visti di nuovo presenti all’aeroporto di Payerne per ammirare le esibizioni della seconda giornata dell’Hair Show senza l’assillo di dover provvedere anche a fotografare negli intervalli, troppo brevi, tra un numero e l’altro i velivoli in mostra statica. Abbiamo così assaporato tutte le splendide esibizioni ed all’ora del tramonto abbiamo ripreso la strada di casa.

Testo di Eligio Burul - Foto di Rotili Mauro