A Gazoldo antico feudo dei Conti Ippoliti, alla fine del secolo scorso la famiglia Nodari apriva lAlbergo Italia e da quel momento è stata sinonimo di ospitalità e passione per la buona cucina. Nel 1915 Arturo Nodari acquistava il vecchio teatro ottocentesco per trasformarlo successivamente nella residenza di famiglia e si lancia in una nuova avventura fondando la Casa Vinicola Nodari. Con il prezioso aiuto di uno dei pionieri della vitivinicoltura Italiana, lamico Arturo Manescalchi, arriva nel 1925 ad inaugurare uno dei primi impianti semiautomatici di imbottigliamento in Italia. Passata non senza conseguenze la seconda guerra mondiale, la cantina era stata requisita dalla Wehrmacht, lazienda riprendeva la sua attività. Nel 1959 alla morte di Arturo assicurava la continuità dellimpresa il nipote Arturo Jnr che proprio durante una vendemmia sulle rive Bresciane del lago di Garda conosce la futura moglie Vera Avanzi anchessa proveniente da una famiglia di vignaioli. Dal matrimonio nascono Marco, Massimo ed Alessandra e dalla passione di Vera per la buona cucina nasce nel Maggio del 1985 il Ristorante Casa Nodari.
Quella di Casa Nodari è una cucina che vuole partire dalle antiche consuetudini Mantovane adattandole al gusto ed alle esigenze dei nostri tempi. Chiaro esempio della riscoperta della tradizione lo ritroviamo senza dubbio nelle paste all'uovo fatte a mano: le "foiade" con l'anitra, il "sorbir" d'agnoli, i tortelli di zucca, i tortelli di prugna, i tortelli di erbette e tante altre. Anche negli antipasti ritroviamo chiari segni dei vecchi tempi: Il flan di verdure, la frittati con erbe dolci, il luccio in salsa, le lumache e le rane cucinate in svariati modi. Tanti altri bocconcini caldi o freddi provengono invece da ispirazioni, amichevoli consigli, sbirciatine alle tradizioni regionali ed in genere voglia di sperimentare per formare lAntipasto della Casa, che ne propone ogni stagione una diversa composizione dettata da esigenze di freschezza e qualità di prodotto. La scelta delle carni nasce dal desiderio di valorizzare i prodotti locali, proponendo cosi il cosciotto di maialino al forno con la salsa di mele, lo stinco al forno con cipolline in agrodolce e si estende poi ad altre carni come per esempio il piccione, il coniglio, il capretto, la faraona e la cacciagione in genere. A fine pasto troviamo il Grana Padano servito con le pere e la cotognata e una varietà di dolci al cucchiaio come la bavarese alla menta, la crema della nonna e la panna cotta. La torta di mele, quella al cioccolato le classicissime crostate, la ciambella di fichi e grappa, i dolcetti del nonno Arturo con lo zabaglione. Gli oli del Garda provengono dal frantoio di famiglia, il nocino dalla tradizione mantovana, le grappe ed i liquori alla frutta dalla voglia di proporre solo cose fatte in casa.
IL CAMINO DELLA SALA D'ENTRATA |
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LA SALA DEL CAMINO |
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Le sale:
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CartaSi. Si consiglia la prenotazione. Domenica aperto solamente su prenotazione. Parcheggio privato per 30 vetture. |